venerdì 29 novembre 2013

MILANO Cose [in un certo senso agli antipodi] da fare nel weekend


Stamattina sfogliando l'inserto di un quotidiano, la nostra attenzione è stata catturata da due finestrelle foto+testo una accanto all'altra che invitavano a due manifestazioni, entrambe in svolgimento a Milano, tra loro molto lontane nell'immagine e nello spirito. 
Questo accostamento ci ha colpito. Della serie cose estreme da fare nel weekend: passare da un centro sociale a uno dei negozi più famosi di Milano con il cibo come filo conduttore.

Ecco di cosa parliamo:  

LA TERRA TREMA - AGRICOLTURA E LE SUE SORELLE

29, 30 Novembre e 1° Dicembre 2013 al LEONCAVALLO via Antoine Watteau 7

Dal comunicato stampa:

LA TERRA TREMA accoglie agricoltori e agricoltura, vini e vignaioli di qualità, contadini resistenti provenienti da tutta Italia, per dar vita a tre giorni di degustazioni individuali e guidate; dibattiti e confronti pubblici; incontri informali con i produttori;
acquisti diretti; concerti, proiezioni, cene a filiera diretta.
LA TERRA TREMA porta nel cuore di Milano le mille storie di agricolture partigiane e ribelli; le storie di rivolta di chi abita territori assediati da cemento, capannoni, infrastrutture devastanti calate dall’alto;
le elaborazioni, condivise e partecipate, delle politiche che, ai suddetti territori, guardano, perché lì stanno nascendo/nasceranno comunità nuove, consapevoli, aperte.
Per questo motivo ci sta a cuore di precisare anche quest’anno che: LA TERRA TREMA è una manifestazione dedicata all’agricoltura di qualità, quella che in Italia quotidianamente si batte per tutelare suolo, socialità, cultura, sapori. Prima di una condivisione sostanziale o programmatica di definizioni ideali a proposito di vini naturali, certificazioni bio/biodinamiche/integrate, prima dei marchi di qualità o di tutela – prima di tutto questo – LA TERRA TREMA chiede una convinta condivisione sulle pratiche di resistenza che essa stessa attiva.
In particolar modo adesso, alle soglie di un’Expo2015 nauseabonda, contraddittoria, esito controverso di un capitalismo finanziario che sta devastando ogni cosa. Agricoltori, vignaioli, spazi occupati, pratiche di resistenza territoriali: in questo meraviglioso e multiforme  incontro è racchiusa la forza, la necessità stessa de LA TERRA TREMA.
Per questo continuiamo a costruire ogni anno LA TERRA TREMA solo sulle nostre forze, per questo ci lavoriamo in autogestione, senza sponsor, senza patrocini e sovvenzioni, tenendoci ben lontani da retoriche monocordi che non ci assomigliano e proprio non ci piacciono: quella che riduce a brand la Resistenza partigiana per ragioni di mercato alla Farinetti in Eataly o quella del buono, pulito e giusto di Petrini e Slow Food, fossilizzata su aggettivi fuori dal tempo  e dal mondo perché non è più epoca, tutto ci è stato tolto, tutto dobbiamo conquistare; puliti non siamo, siamo pregni di contaminazione e meticciato; non ci piacciono i teoremi e gli accanimenti repressivi nei confronti di chi difende  il proprio territorio e immagina  un altro modello di sviluppo lontano dall’idea monolitica del profitto, della speculazione, del consumo di territorio, della devastazione ambientale, naturale e sociale (in Val di Susa come ad Abbiategrasso e Milano).

CHRISTMAS FOOD VILLAGE

29, 30 Novembre e 1° Dicembre 2013 da CARGO via privata Antonio Meucci, 39

Dal comunicato stampa:







Un Natale di food entertainement aspetta tutti gli appassionati di cucina dal 29 novembre al 1° dicembre al Christmas Food Village.
In attesa della Milano Food Week 2014, che invaderà Milano dal 16 al 24 maggio 2014, Food Tank, team promotore della manifestazione, ha preparato per tutti i food lovers un villaggio natalizio dedicato alla cultura gastronomica italiana. La prima edizione di un appuntamento che da quest’anno accompagnerà i fan della Milano Food Week tutti gli anni a Natale.
Un weekend lungo, ricco di appuntamenti, di esibizioni ai fornelli, di degustazioni e di incontri per conoscere i grandi chef, i blogger più amati del web e i personaggi food della TV, per impararne i trucchi, incontrarsi, condividere e soprattutto divertirsi.Tre giorni per prepararsi al momento più goloso dell’anno: il Natale!
Il Christmas Food Village quest’anno sarà allestito all’interno di Cargo, lo spazio polifunzionale di 11.000 mq nato nell’ex fabbrica Ovomaltina, allestito per l’occasione in pieno stile natalizio.
L’ingresso sarà gratuito per tutti e tre i giorni, alcuni eventi a numero chiuso saranno prenotabili attraverso il sito www.christmasfoodvillage.com per dare la possibilità a chiunque lo desideri di prepararsi nel migliore dei modi allo spirito natalizio.
All’interno di Cargo troveranno spazio due cucine speciali, totalmente allestite grazie al supporto di  Tupperware Italia; la prima sarà dedicata agli chef più celebri, alcuni stellati, come Claudio Sadler, Tommaso Arrigoni ed Eros Picco, Fabio Baldassare, Marco Sacco, Aurora Mazzucchelli, Diego Rossi, Daniel Canzian, Luciano Monosilio e ancora Beniamino Nespor e Eugenio Roncoroni, Misha Sukyas, Massimo Moroni, Domenico Della Salandra, Gianni Tota, Stefania Corrado, Andrea Alfieri oltre ad alcuni tra i volti televisivi più noti come Maurizio e Andrea da Masterchef; la seconda cucina, invece, sarà dedicata al mondo del web dove tanti blogger noti al grande pubblico sveleranno i loro segreti culinari.
Speciali workshop, dedicati all’arte e al bon ton della tavola, con il maestro Alberto Presutti, che presenterà anche il suo libro “Bentornato Galateo”, saranno occasioni imperdibili per prepararsi alle feste, ideare speciali allestimenti per la tavola e conoscere tutte le buone maniere, che non passano mai di moda.
Al Christmas Food Village saranno organizzate anche numerose presentazioni di libri di cucina: sul palco Gianluca Biscalchin, Mariagrazia Picchi, Claudia Biondini, Alberto Presutti, Sandra Salerno, Milly Callegari, Massimo Morino, Andrea Bevilacqua e Roberto Maurizio.
Il Christmas Food Village è un’ottima occasione per conoscere e approfondire novità e tradizioni del mondo del food, in un’atmosfera unica, aspettando il Natale.
 

martedì 26 novembre 2013

Risotto Puntarelle e Salsiccia

Risotto Puntarelle e Salsiccia

Non avevamo mai assaggiato le puntarelle prima di domenica. Le nostre mamme non le usano, forse perché non vengono contemplate dalla tradizione culinaria lombarda. Acquistiamo regolarmente la catalogna essendo uno degli alimenti preferiti dai nostri conigli, ma non la catalogna asparago (Cicoria di catalogna frastagliata di Gaeta). Sabato al mercato abbiamo trovato solo quella e dopo aver visto un paio di video su come prepararle, abbiamo scelto di provarle nel risotto. Le puntarelle non sono altro che i germogli della catalogna: sono teneri e di colore verde chiaro e si sviluppano al centro della pianta, protetti dalle lunghe foglie esterne (che possono essere usate anch'esse in cucina!).

Ingredienti per 4 persone
per le puntarelle:
300g di puntarelle (pesate già pulite e tagliate)
uno spicchio d'aglio
olio evo
per il risotto:
400g di salsiccia di maiale
mezza cipolla bianca
100ml di vino bianco
9 pugni di riso per risotti
5 cucchiai di parmigiano grattugiato
almeno un litro di brodo vegetale
pepe nero 
(sale)

Puntarelle
Le puntarelle lavate e pronte per essere preparate

Preparare le puntarelle è lungo e noioso, per cui armatevi di tanta pazienza, oppure, se lo trovate, compratevi un tagliapuntarelle. Vanno divise una ad una dal centro della pianta, eliminando la parte finale, più bianca e dura; poi vanno tagliate a metà per la lunghezza e infine a listarelle molto sottili. Man mano che le affettate  buttatele in una terrina piena di acqua fredda di modo che perdano un po' del loro sapore amaro (non è obbligatorio, dipende da quanto siete abituati all'amaro delle verdure).

Puntarelle tagliate a listarelle
Puntarelle sottili sottili a mollo
A lavoro ultimato, scolatele e cuocetele in padella a fuoco lento con un po' d'olio extra vergine; fatele appassire ma lasciatele comunque croccanti. Tagliate la cipolla a pezzettini molto piccoli e soffriggetela con olio nella pentola dove cucinerete il risotto. Quando sarà diventata trasparente, unite la salsiccia privata del budello e tagliata a tocchettini; fatela rosolare bene. Ora aggiungete il riso e usando il cucchiaio di legno amalgamate bene con il soffritto; fate tostare il riso per almeno due minuti, poi sfumate col vino bianco sempre continuando a girare. Quando il vino si sarà assorbito quasi completamente, iniziate ad aggiungere, pochissimo alla volta, il brodo molto caldo. Continuate a mescolare e aggiungete brodo ogni volta che sarà necessario. A metà cottura unite le puntarelle. Assaggiate e valutate se è il caso di metterci del sale; se il brodo vegetale è abbastanza saporito, non vi servirà. Quando il riso è cotto, togliete dal fuoco e mantecate col parmigiano. Potete metterne quanto volete ma state attenti a non coprire il sapore di puntarelle e salsiccia. Un po' di pepe ed è pronto per essere portato in tavola!

sabato 23 novembre 2013

#StayOpen: a Milano in un loft di 1000 mq nasce una libreria decisamente all'avanguardia


C'era un sacco di gente all'inaugurazione, mercoledì 20, di Open | More than books e se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, i fondatori hanno proprio avuto l'idea giusta. Un open space al primo piano arredato da Lago con grandi divani, librerie e un tavolone lunghissimo di legno che ti invita a prendere posto; sopra la testa, lampade colorate a illuminare le tue letture e l'ambiente circostante: un ambiente accogliente, come vorresti che fosse il posto da dedicare ai tuoi interessi. I libri sono divisi per tipologia, ampia e interessante la sezione dedicata alla cucina, davanti alla quale abbiamo stazionato per la maggior parte del tempo.
Ma ciò che differenzia Open da tutte le altre librerie è prima di tutto lo sguardo al futuro; infatti dopo la registrazione gratuita potrete richiedere un tablet per consultare e leggere gli e-book selezionati dallo staff e i principali quotidiani nazionali; e se il tablet l'avete già, il wi-fi è gratuito.

Inoltre è possibile affittare, anche solo per un giorno, una scrivania nello spazio dedicato al coworking, pensato anche per ospitare riunioni di lavoro e corsi (che possono tenersi anche nella cucina di Open). Va da sé che non poteva mancare un angolo dedicato al gusto, gestito dal fast gourmet milanese Ottimomassimo (per l'inaugurazione, oltre a prosecco e vino rosso, degli assaggi monoporzione davvero niente male).
Ma c'è un'altra cosa che vogliamo dirvi su Open: avete mai sentito parlare di crowdfunding? Bene, i fondatori stanno utilizzando Eppela per finanziare il loro ambizioso progetto. Date un occhio a cosa avrete in cambio se vorrete sostenerli:  http://www.eppela.com/ita/projects/556/stay-open
Soldi ben spesi, non vi pare?
Open via Monte Nero 6, Milano - aperti 7 giorni su 7, dalle 10,00 alle 22,00

Cos'altro dire, noi ovviamente ci siamo comprati un libro di ricette fresco fresco di stampa che si intitola Papaveri e Pistacchi, e propone ricette con semi e germogli 'per una cucina gustosa e naturale' dice il sottotitolo. L'introduzione è interessante: parte daii molto discussi brevetti di sementi resistenti ai parassiti ma che generano piante sterili alla perdita di specie antiche a favore di coltivazioni intensive. Ci è piaciuta molto la parte dedicata ai germogli che spiega come coltivarli in casa; il resto lo fanno le belle foto e le ricette dai procedimenti brevi ma chiari. Lo consigliamo!
Papaveri e Pistacchi di Maia Beltrame e Giacomo Notarbartolo, foto di Giandomenico Frassi, DeAgostini, 16,00 €

giovedì 14 novembre 2013

Moroccan Orange Cake - Ricetta di Samanta


Buongiorno a tutti, questa ricetta arriva dalla nostra amica Samanta (che rigraziamo! Grazie Samy!!!): è una torta deliziosa con ingredienti di stagione che non vi deluderà. E' semplice e veloce da preparare ed è ottima per le vostre merende invernali. 

Ingredienti:
225g mandorle in polvere
225g burro a temperatura ambiente
3 uova
225g zucchero semolato
60g farina
la scorza grattugiata di un arancio non trattato
il succo di un arancio
1 cucchiaio da tavola di essenza di arancio
1 cucchiaino di lievito
50g mandorle affettate
un paio di cucchiai di zucchero per decorare

Con le fruste elettriche lavorate a crema il burro con le mandorle in polvere e lo zucchero. Unite le uova uno alla volta continuando a mescolare con le fruste. Quando il composto sarà omogeneo, unite il succo, la scorza e l'essenza di arancio. A questo punto, aggiungete molto delicatamente e poco alla volta la farina ed il lievito setacciati. Versate in una teglia imburrata e infarinata dal diametro di 20 cm abbastanza alta, decorate la superficie con le mandorle a fette e spolverizzare con un po' di zucchero. Mettete nel forno già caldo (160 gradi) e cuocete per circa 50 minuti.

Potete servirla da sola o, meglio, con il tipico the alla menta del Nord Africa.

lunedì 11 novembre 2013

Dal nostro giardino: tisana con malva, verbena, achillea e limoncina


Quello che sta finendo, è stato il primo anno di vita vera del nostro giardino: lo abbiamo seminato a trifoglio nano (per i nostri conigli) e trapiantato piante aromatiche tenute nella nostra mini-serra durante l'inverno precedente. Ma la natura ha fatto crescere nel nostro giardino anche altre ospiti, solitamente definite erbacce, e che per questo di solito vengono estirpate senza tanti convenevoli.
Siamo diventati esperti nel riconoscerle grazie ai nostri conviventi a quattro zampe, ghiotti delle erbe di prato; tra quelle nate dai semi portati dal vento, achillea, verbena e malva sono state appese a testa in giù a essiccare nella nostra cameretta per un bel po'; insieme alla limoncina (che invece è una pianta di origine cilena le cui foglie hanno un buonissimo sentore di limone) sono le componenti della nostra prima tisana home made, produzione un po' scarsa a dir la verità, però ci è venuta bene. Potete sostituire la limoncina con menta, che nella bella stagione cresce spontaneamente un po' dappertutto.


Le proprietà delle erbe:
Malva: antinfiammatoria, espettorante;
Verbena: drenante, antinfiammatoria, tonica, tranquillante;
Achillea: antinfiammatoria, aiuta nei casi di disturbi digestivi;
Limoncina (o Erba Luigia): digestiva, blandamente sedativa.

Niente male per un piccolo giardino come il nostro! Inoltre, guardandoci un po' in giro, abbiamo scoperto che tisane come queste vengono vendute a prezzi esorbitanti... son soddisfazioni!