Siamo stati dei bambini fortunati: abbiamo avuto modo di stare a contatto con la natura e con il mondo contadino durante la nostra infanzia grazie a nonni e zii; conserviamo di quei momenti ricordi bellissimi, che vorremmo tramandare. Non ci ha mai abbandonato quel senso di appartenenza a qualcosa che non c'è più o che comunque si fa in un altro modo: tutto ora è più veloce e più produttivo, volto a fare numeri e spesso non qualità. Ovviamente apprezziamo moltissimo chi, anche in città, non demorde e si inventa orti e serre su terrazzini e balconi. Noi nel nostro piccolo giardino ospitiamo, oltre a qualche vaso di erbe aromatiche, anche un vaso un po' speciale che per come ce ne prendiamo cura potrebbe ricordare molto la rosa del Piccolo Principe. In questo vaso c'è una pianta di pomodoro, un pomodoro Pachino per la precisione, come ce ne sono tanti, ma per noi unico. Ha fatto un po' fatica ad ambientarsi, la latitudine non è esattamente quella sicula, ma con la giusta dose di cure e acqua ha prodotto i suoi primi bei frutti! Ne siamo molto fieri. (Nella foto, in senso orario, il processo di maturazione del primo grappolo)
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